Imperatori Romani

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Cronologia completa fino alla caduta
dell'Impero Romano d'Occidente (476 d.C.)

Dopo la riforma di Diocleziano si tiene conto dell'attribuzione del titolo di "Augusto"
e non dell'investitura al rango di "Cesare"

Augusto
27 a.C. - 14 d.C.
Tiberio
14-37
Caio (Caligola)
37-41
Claudio
41-54
Nerone
54-68
Galba
68-69
Otone
69 (gennaio-aprile)
Vitellio
69 (aprile-dicembre)
Vespasiano
69-79
Tito
79-81
Domiziano
81-96
Nerva
96-98
Traiano
98-117
Adriano
117-138
Antonino Pio
138-161
Marco Aurelio
161-180
(dal 177 col figlio COMMODO)
Lucio Vero
161-169
Commodo
180-192 (31 dicembre)
Pertinace
193
Didio Giuliano
193
Settimio Severo
193-211
Pescennio Nigro 193-194
Clodio Albino 195-197
Antonino (Caracalla)
211-217
(già Augusto dal 198)
Geta  211  (già Augusto dal 209)
Macrino
217-218
(nel 218 col figlio DIADUMENIANO)
Eliogabalo
218-222
Alessandro Severo
222-235
Massimino I (il Trace)
235-238
Gordiano I - Gordiano II  238
Pupieno - Balbino  238
Gordiano III
238-244
Filippo I (l'Arabo)
244-249
(dal 247 col figlio FILIPPO MINORE)
Traiano Decio
249-251
(nel 251 col figlio ERENNIO ETRUSCO)
Treboniano Gallo
251-253
Ostiliano  251  (associato)
Volusiano  251-253  (associato)
Emiliano
253
Gallieno (associato)
253-260

(nel 256-57 assume il controllo dell'Occidente)
Valeriano
253-260

(nel 256-57 assume il controllo dell'Oriente)
Impero delle Gallie
dopo la morte di Valeriano
Postumo
260-268
Leliano 268
(usurpazione)
Mario
268-269
Vittorino
269-271
Tetrico I e II
271-274
Gallieno
260-268

Imperatore unico
Claudio II (il Gotico)
268-270
Quintillo
270
Aureliano
270-275

Riunificatore dell'Impero
Regno di Palmira
dopo le vittorie sui Persiani
Odenato
260-267
264: ingloba Siro-Palestina, la Mesopotamia e una parte dell'Asia Minore
Vaballato 267-272
(reggente Zenobia)
269-70: la regina Zenobia occupa la Bitinia e l'Egitto.
272: Aureliano reprime la secessione, depone il figlio di Zenobia e riannette tutte le province all'Impero.
Tacito
275-276
Floriano
276
Probo
276-282
Caro
282-283
Carino
283-285
(in Occidente)
Numeriano (in Oriente)
283-284
Diocleziano
284-286
(dal 285 Imperatore unico - nel
286 divide l'Impero in due parti)
Britannia
Carausio
286-293
Alletto
293-296
Impero d'Occidente
dopo la divisione di Diocleziano
Massimiano
286-305
Impero d'Oriente
dopo la divisione di Diocleziano
Diocleziano
286-305

Nel 293 Diocleziano riforma il vertice del potere introducendo la TETRARCHIA: il governo viene affidato a due Augusti (di cui uno "Massimo") in carica per non più di venti anni e affiancati da due Cesari, ai quali è garantita la successione. L'impero viene quindi suddiviso in quattro prefetture, comprendenti un totale di tredici diocesi, rette ognuna da un tetrarca.

PRIMA TETRARCHIA

Massimiano "Augusto" (293-305)
Italia, Spagna e Africa - capitale: Mediolanum

Costanzo I "Cesare" (293-305)
Gallia e Britannia - capitale: Treviri
Diocleziano "Augusto M." (293-305)
Prefettura d'Oriente - capitale: Nicomedia - Antiochia

Galerio "Cesare" (293-305)
Pannonia, Mesia, Tracia; capitale: Sirmium - Thessalonica


SECONDA TETRARCHIA

Costanzo I "Augusto M." (305-306)
Prefettura della Gallia - capitale: Treviri

Severo II "Cesare" (305-306)
Prefettura dell'Italia - capitale: Mediolanum
Galerio "Augusto" (305-311)
Mesia, Tracia e Asia Minore - capitale: Nicomedia

Massimino Daia "Cesare" (305-310)
Ponto, Oriente e Egitto - capitale: Antiochia


TERZA TETRARCHIA

Severo II "Augusto" (306-307)
Prefettura dell'Italia - capitale: Mediolanum

Costantino I "Cesare" (306-307)
Prefettura della Gallia - capitale: Treviri
Galerio "Augusto M." (305-311)
Mesia, Tracia e Asia Minore - capitale: Nicomedia

Massimino Daia "Cesare" (305-310)
Ponto, Oriente e Egitto - capitale: Antiochia

L'usurpazione di Massenzio (306-312) Italia centromeridionale, Africa e Spagna - capitale: Roma segna la fine dei regolari criteri di successione. Nel 307 Massimiano ritorna sul trono, ma viene deposto l'anno successivo durante la conferenza di Carnuntum (Pannonia), in cui Galerio conferisce il titolo di Augusto a Licinio, inasprendo così i contrasti con gli altri due contendenti imperiali: Costantino e Massimino Daia.

Impero d'Occidente
dopo l'abdicazione di Massimiano
Costanzo I (Cloro)
305-306
Severo II
306-307
Massimiano
307-308
(richiamato da Massenzio e dal Senato di Roma)
Costantino I (il Grande)
307-337
Impero d'Oriente
dopo l'abdicazione di Diocleziano
Galerio
305-311
Licinio
308-324
M. Daia
310-313

Governo congiunto di
Costantino (Occidente) e Licinio (Oriente)
313-324


(con Licinio, per pochi mesi, Aurelio VALENTE nel 316 e MARTINIANO nel 324)

Costantino
Imperatore unico
324-337

Divisione dell'Impero dopo la morte di Costantino


Costantino II
337-340
Gallia, Britannia e Spagna
Costante
337-350
Italia, Africa e Pannonia
(dal 338 anche Mesia e Tracia)


Costanzo II
337-361
Asia Minore, Siria e Egitto
 

Costante
Imperatore d'Occidente
340-350


Usurpazione di Magnenzio
350-353

Costanzo II
Imperatore unico
353-361
Giuliano (l'Apostata)
361-363
Gioviano
363-364
Impero d'Occidente
divisione operata da Valentiniano
Valentiniano I
364-375
(dal 367 col figlio GRAZIANO)
Graziano
375-383
(VALENTINIANO II  associato al trono)
Valentiniano II
383-392
Magno Massimo1
Flavio Vittore
383-388
 
Eugenio 392-394
Impero d'Oriente
divisione operata da Valentiniano
Valente
364-378
agosto 378 - gennaio 379 : Graziano
Teodosio I (il Grande)
379-395
Teodosio
Imperatore unico dall'agosto 394 al gennaio 395
Alla sua morte avviene la divisione definitiva dell'Impero
Impero d'Occidente
dopo la morte di Teodosio
Onorio
395-423





Costanzo III
associato per sette
mesi nel 421


Costantino III 2
Costante II
407-411
Giovanni 423-425
Valentiniano III
425-455
Petronio Massimo
455
Avito
455-456
ottobre 456 - aprile 457 : interregno
Maggioriano
457-461
agosto - novembre 461 : interregno
Libio Severo
461-465
novem. 465 - aprile 467 : interregno
Antemio
467-472
Olibrio
472
novem. 472 - marzo 473 : interregno
Glicerio
473-474
Giulio Nepote*
474-475
agosto - ottobre 475 : interregno
Romolo Augustolo
475-476
Il 4 settembre 476 il generale sciro ODOACRE depone Romolo Augustolo e invia le insegne imperiali a Zenone,
che gli conferisce il titolo di "patrizio" e riconosce la sua sovranità sull'Italia.

Caduta dell'Impero d'Occidente
Impero d'Oriente
dopo la morte di Teodosio
Arcadio
395-408
Teodosio II
408-450
Marciano
450-457
Leone I
457-474
(dall'ottobre 473 col nipote LEONE II)
Leone II
474
(dal febbraio 474 col padre ZENONE)
Zenone (l'Isaurico)
474-475
Basilisco 475-476
Zenone (l'Isaurico)
476-491
(ritorna sul trono dopo l'esilio)


L'Occidente, dopo la deposizione di Romolo Augustolo, rimase alla mercé delle popolazioni germaniche che già vi si erano stabilite e pertanto ciò che restava dell'antica unità territoriale di quella parte dell'Impero venne definitivamente soppiantato da una pluralità di regni romano-barbarici, assai eterogenei e di disuguale durata, in cui la progressiva integrazione culturale aprì la strada alla formazione delle diverse identità nazionali e quindi alla successiva nascita dei moderni stati europei.

In Oriente, invece, l'eredità dell'Impero Romano sopravvisse ancora a lungo, perpetuandosi nelle sorti alterne di quello bizantino, la cui storia millenaria ebbe fine soltanto il 29 maggio 1453 in seguito alla conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani.





NOTE:
In grassetto o in STAMPATELLO, se citati all'interno dei commenti fra parentesi, sono elencati i nomi di tutti gli imperatori romani ufficialmente riconosciuti, da Ottaviano Augusto fino al 476 d.C. (caduta dell'Impero d'Occidente)

In corsivo sono riportati i nomi di imperatori rivali o di usurpatori di particolare rilevanza. I personaggi di secondo piano, le cui rivendicazioni alla porpora furono poco consistenti o limitate ad un'area geografica troppo ristretta, sono stati volutamente tralasciati.


1 Magno Clemente Massimo, dopo aver guidato una ribellione contro Graziano e averne causato la morte, stabilì la propria autorità sulla Britannia, la Gallia e la Spagna. Sebbene fosse un usurpatore, gli imperatori Valentiniano II e Teodosio I furono costretti a riconoscere il suo colpo di stato. Nel 387 nominò Augusto il figlioletto Flavio Vittore, ma l'anno successivo venne deposto da Teodosio, che ne dichiarò l'illegalità del governo annullando tutti i suoi provvedimenti legislativi.

2 Flavio Claudio Costantino, nel 407, venne proclamato imperatore dalle legioni della Britannia ed estese poi la sua dominazione su molte zone della Gallia e della Spagna. Nel 408 nominò Augusto il figlio Costante (ucciso in battaglia nel 409) e ottenne il riconoscimento da parte dell'imperatore Onorio, in verità costretto ad accettare perché già impegnato a fronteggiare l'invasione dei visigoti di Alarico. Nel 409 perse il controllo sulla penisola iberica, sottrattagli dal suo comandante Geronzio, e dopo varie vicissitudini finì con l'essere deposto nel 411, in seguito all'intervento delle truppe imperiali guidate dal magister militum Costanzo (che nel 421 verrà poi associato al trono, anche se per soli sette mesi).

* Poi in Dalmazia, 477-480
La tradizione secondo cui l'Impero d'Occidente ebbe fine con Romolo Augustolo ha bisogno almeno di una modifica formale, dal momento che l'ultimo imperatore ufficialmente riconosciuto, anche se non residente più in Italia, fu Giulio Nepote. Infatti dopo la deposizione di Romolo Augustolo, che in Oriente era sempre stato considerato un usurpatore, Zenone continuò a riconoscere proprio in Nepote l'imperatore d'Occidente di diritto, ma non fece nulla di concreto per reinsediarlo sul trono e di fatto accordò a Odoacre la piena indipendenza. Così Giulio Nepote continuò il suo esilio a Spalato fino al 9 maggio 480, quando venne assassinato. A quel punto la Dalmazia fu unita ai domini di Odoacre.




e-mail   Ultima revisione: 08.11.2009
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